L’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), secondo gli ultimi dati, afferma che in Italia ogni cittadino produce mediamente un quantitativo pari a circa 500 chilogrammi di rifiuti urbani all’anno, il 51% dei quali subisce i processi di riciclaggio e di compostaggio che mirano alla riduzione del loro impatto sull’ambiente circostante.
Lo scopo del riciclaggio dei rifiuti è senza dubbio nobile, ma quali sono i processi dietro questa importante procedura?
Se te lo sei sempre chiesto ma non hai mai trovato risposta, sei nel posto giusto!
Esaminiamo cosa succede ai nostri rifiuti in questo interessante articolo!
Il viaggio dei rifiuti: dall’abitazione alla la stazione di trasferimento
Innanzitutto, è opportuno chiarire che i materiali più diffusamente raccolti in modo differenziato che verranno destinati al processo del riciclaggio sono appartenenti essenzialmente a diverse categorie, tra le quali figurano:
- vetro;
- plastica;
- carta e cartone;
- organico;
- metalli;
- legno;
- apparecchiature elettroniche;
- oli e minerali esausti;
- rifiuti tessili;
- veicoli non più funzionanti
Ad ogni modo, come puoi dedurre anche tu, la gestione dei rifiuti varia da città a città e causa di svariati fattori come il numero di abitanti, la presenza di discariche o impianti di smaltimento, nonché l’estensione del territorio geografico nel quale sorge il centro urbano.
In linea generale, grazie ad un sistema di tassazione locale viene assicurato il servizio di ritiro e di smaltimento dei rifiuti a seconda della loro tipologia, il quale prevede l’utilizzo di camion o furgoni che prelevano i rifiuti porta a porta o per strada per trasportarli nelle stazioni di trasferimento, siti dove vengono smistati o compattati a seconda dei casi.
Una volta lasciata la stazione di trasferimento, i rifiuti vengono inviati agli appositi centri di selezione nei quali subiranno dei trattamenti specifici in base alla loro categoria di appartenenza, procedure che mirano a rigenerarli e a trasformarli per riutilizzarli sotto forma di nuovi oggetti.
In che modo tali processi vengono effettuati?
Il viaggio dei rifiuti: la trasformazione della plastica, vetro e carta
Il riciclaggio dei rifiuti prosegue con l’arrivo nei centri di selezione: si tratta sostanzialmente di luoghi che si occupano di suddividere in modo accurato e preciso le varie sotto-tipologie di rifiuti.
Facciamo qualche esempio per capire meglio ciò che avviene: prendiamo in considerazione la plastica, materiale composto da un’enorme e variegata quantità di polimeri che non può essere riciclata allo stesso momento o secondo lo stesso metodo.
Un tempo la plastica che doveva subire il processo di riciclaggio veniva immessa su un lunghissimo nastro trasportatore e passava dalle mani degli operatori che separavano manualmente gli imballaggi e i contenitori; oggi, grazie alle ultimissime tecnologie, si impiegano soluzioni sempre più automatizzate che richiedono dei tempi ben più corti assicurando un altissimo livello di affidabilità.
Grazie all’utilizzo di sistemi in grado di emettere onde elettromagnetiche, l’impianto riconosce lo specifico polimero di plastica valutandone alcune sue caratteristiche, come il colore, e lo indirizza su altri nastri trasportatori.
Successivamente, i rifiuti di plastica vengono suddivisi a seconda della tipologia, immagazzinati e inoltrati alle industrie che procedono con l’effettivo riciclo.
Molte di esse ricavano il prodotto finito a partire dal singolo rifiuto, mentre altre lo trasformano in piccoli granuli o pellet prima di inviarli ad altre aziende.
Una delle tante applicazioni della plastica riciclata è l’arredo urbano: moltissime panchine, staccionate o giochi che i bambini utilizzano nei parchi cittadini sono stati prodotti grazie ai processi di riciclaggio dei rifiuti in plastica.
Che dire del vetro o della carta?
Le procedure che subiscono questi materiali sono del tutto analoghe a quelle che interessano la plastica; non a caso, infatti, anche i rifiuti in vetro o in carta vengono attentamente selezionati e inviati ai centri di trasformazione.
La carta è uno dei materiali maggiormente riciclati grazie alla sua capacità di essere riutilizzata per produrre fogli o cartoni di maggior qualità e resistenza, mentre il vetro può teoricamente essere riciclato all’infinito dato che con 1 kg di esso si può ricavare 1 kg di recipienti o contenitori nuovi.
Il riciclo dei rifiuti indifferenziati e dei RAEE
Il riciclaggio dei rifiuti indifferenziati, invece, può subire una serie di trattamenti di selezione finalizzati alla separazione innanzitutto dei metalli ferrosi da quelli non ferrosi; dopodiché, avviene una procedura meccanica che separa la componente secca, nota anche come sopravaglio, da quella umida, altresì conosciuta come sottovaglio.
Il sopravaglio, composto da materiali come la carta, la plastica o il legno, subisce un processo di raffinazione prima di essere inviato agli impianti di termovalorizzazione sotto forma di combustibile dal quale ottenere calore ed energia elettrica, mentre dal sottovaglio si possono ricavare biogas mediante un processo di biodigestione anaerobica.
Infine, i RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) vengono dapprima selezionati e smontati e poi divisi a seconda del materiale per ritornare ai processi produttivi aziendali come materie prime.
Come hai notato, il riciclaggio dei rifiuti è composto da una serie di processi che consentono il loro riutilizzo; in questo modo l’impatto ambientale che hanno si riduce, autostrada a quattro corsie verso un pianeta più pulito e salubre!
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