Eseguire una corretta raccolta differenziata dell’alluminio è molto importante se non fondamentale, sia per salvaguardare l’ambiente sia per riciclare materiali utili. In molti pensano che l’alluminio si fermi solo su lattine o scatolette, ma non è affatto così. La categoria è ben ampia. In più è importante ricordare che anche la più piccola parte, come ad esempio i tappi, possono comunque essere utili come materiale di riciclo.

Perché è così prezioso l’alluminio per l’ambiente

La caratteristica fondamentale dell’alluminio, è che si tratta di un materiale particolarmente importante quando si parla di riciclo, economia e sostenibilità. Inoltre è estremamente leggero e ha capacità di conservazione ben più elevate in confronto ad altri materiali, l’alluminio è possibile riciclarlo al 100% senza nessun tipo di spreco. In questo campo, ad oggi l’Italia è particolarmente stimata per il tipo di lavorazione particolarmente accurato e professionale.

A livello ambientale, secondo l’assemblea che si tiene annualmente del CIAL, nel 2020 per via dell’efficiente riciclaggio di alluminio è stato possibile evitare emissioni serra pari a “335mila tonnellate di CO2” e di risparmiare una grande percentuale di energia. Un’operazione resa possibile per via della preparazione dei diversi operatori, imprese, istituzioni, comuni e cittadini di tutto il territorio italiano.

Come funziona il riciclo dell’alluminio?

Tutti i prodotti costituiti da alluminio, dopo essere stati utilizzati e perfettamente differenziati, il materiale può essere riutilizzato grazie al riciclo, dando così un nuovo scopo a diversi tipi di applicazioni. Il processo di riciclaggio è particolarmente complesso, l’alluminio dopo essere stato raccolto e smaltito, in seguito viene separato e pressato, poi nella fonderia con una temperatura che raggiunge i 500°C circa, il materiale viene pre trattato ed epurato da sostanze e vernici particolari. Successivamente viene fuso a 800°C, così da ottenere alluminio liquido. Da quest’ultima fase si ricavano delle placche destinate alla lavorazione di nuovi manufatti.

Dove si butta l’alluminio?

Per riciclare l’alluminio correttamente bisogna prima capire in quale gruppo appartiene, questo fattore può variare in ogni comune, infatti può essere raccolto o con il vetro, o con la plastica oppure può anche avere un contenitore dedicato, è importante informarsi così da non sbagliarsi. Se si nota la sigla ‘AL‘ o ‘ALU‘ allora è idoneo per i rifiuti metallici. Per l’alluminio alimentare, come può essere la carta stagnola oppure le vaschette, qualora siano sporchi di residui di cibo, è preferibile che vengano buttati nel secco indifferenziato. In caso l’alluminio sia leggermente sporco di liquidi o pulito è possibile smaltirlo nel proprio secchio.

Con queste differenze di gestione del materiale si fa spesso confusione, quindi è opportuno informarsi al meglio per evitare confusione.

Come buttarlo?

Lavare gli imballaggi in alluminio prima di buttarli è una diceria popolare, infatti non è necessario, dato che comunque i rifiuti selezionati vanno lavorati attraverso un procedimento abbastanza complesso. Quindi non è affatto necessario trattare gli imballaggi in alluminio prima di gettarli, ovvero preservare lavaggi e via dicendo, invece è preferibile rimuovere eventuali residui che siano di cibi o liquidi anche per evitare che i rifiuti non emanino particolari odori fastidiosi e semplificare anche parte del lavoro a chi è del settore.

Le 5 regole per la raccolta dell’alluminio

Sino ad ora abbiamo delineato quanto è importante eseguire una corretta raccolta dell’alluminio, del tipo di impatto che ha a livello ambientale e quante cose si possono produrre grazie al riciclo di questo materiale. Per facilitare la raccolta senza confondersi, si potranno consultare queste cinque semplici regole.

  1. La prima regola è “non solo lattine“, con ciò si intende che l’alluminio non si ferma solo alle classiche lattine, ma la categoria si estende ben oltre. Per fare un esempio le stesse scatolette per cibo per animali, oppure lo strato sottile che ricoprono alcuni cioccolatini, oppure le scatolette di tonno e via dicendo, quindi è bene prestare attenzione.

  2. La seconda regola è “mai da solo“, raramente è possibile riscontrare un cassonetto dedicato, al contrario invece è abbastanza comune che l’alluminio venga accomunato con plastica o con il vetro. Questo fattore potrebbe cambiare da Comune a Comune.

  3. La terza regola è “anche sporchi purché vuoti“, per eseguire una buona raccolta dell’alluminio non è necessario che quest’ultimi vengano sciacquati in presenza di cibo, piuttosto rimuovere i residui.

  4. La quarta regola è “piccoli ma preziosi“, con ciò s’intende che anche le più piccole parti come ad esempio i coperchi degli yogurt, sono comunque parte del concetto di riciclo, quindi fare attenzione ed eseguire una normale raccolta anche per queste piccole parti.

  5. La quinta regola è “compatta e appallottola“, con questo ultimo punto si intende di separare l’alluminio da qualsiasi altro materiale che non gli appartiene, dopo di ché soprattutto per le piccole parti è bene compattare e appallottolare. Questa semplice azione può agevolare di gran lunga la fase di selezione.

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