Capita a chiunque, nella vita, di dover gestire rifiuti meno ordinari e di non sapere a chi e dove rivolgersi. La gestione dei rifiuti della propria abitazione, infatti, è sì abbastanza semplice, ma diverso è il discorso qualora si parli di rifiuti urbani e rifiuti speciali. Vediamo le differenze tra questi due tipi di rifiuti.

I rifiuti urbani

Tra i rifiuti urbani rientrano quelli provenienti da luoghi esterni, da abitazioni o da locali. Ad esempio:

  • Rifiuti ingombranti, come frigoriferi, congelatori, condizionatori, televisori, lavatrici, computer
  • Rifiuti che derivano dalla nettezza delle strade, tra cui purtroppo cartacce o mozziconi di sigaretta non correttamente gettati
  • Rifiuti che provengono da strade ed aree pubbliche o private
  • Rifiuti che provengono da corsi d’acqua o spiagge, anche qui tristemente collegati ad uno scorretto comportamento degli utenti del territorio
  • Rifiuti vegetali che provengono da aree verdi come parchi, giardini e cimiteri, i cui esempi possono essere gli scarti di potatura di alberi e arbusti o gli sfalci erbosi

I rifiuti speciali

Ad appartenere a questa categoria sono quei rifiuti che possono provenire da attività agricole e agro-industriali (come i materiali utilizzati nella pacciamatura, nella forzatura delle colture o vari prodotti fitosanitari, fra cui alcuni rifiuti tossici), da attività di demolizione e costruzione (è l’esempio dei calcinacci, dei residui dei materiali impiegati o dell’acqua di risulta delle operazioni) o da lavorazioni artigianali e industriali (quindi oli esausti o solventi, prodotti di scarto di processi industriali, farmaceutici, medico-ospedalieri o veterinari).

Per quanto concerne i rifiuti speciali, è bene tenere a mente come esistano anche i cosiddetti rifiuti speciali pericolosi, per i quali si rivela necessario un diverso processo di smaltimento, che richiede un apposito stoccaggio e che ha come destinazione gli appositi centri di raccolta.

Alcuni esempi di rifiuti speciali pericolosi sono:

  • I rifiuti derivanti dalla raffinazione del petrolio
  • I rifiuti derivanti dall’industria fotografica
  • I rifiuti derivanti dell’industria metallurgica
  • Gli oli esausti
  • I solventi

Queste differenziazioni sono regolamentate dal Ministero della Transizione Ecologica e sono consultabili dettagliatamente nella lista ufficiale della Classificazione dei Rifiuti.

Ti è piaciuto questo articolo?

Continua a seguire il nostro BLOG: troverai tanti altri utili suggerimenti

legati alle più comuni e importanti tematiche ambientali

Chiama Ora