Riciclare e differenziare i rifiuti è un dovere al quale a poco a poco ci siamo tutti ormai abituati. Anzi, noi italiani più degli altri! Infatti nel 2020 l’Italia è risultata il primo Paese dell’Unione Europea per percentuale di riciclo rifiuti (79%), staccando di molto la Francia (seconda) al 56% e il Regno Unito (terzo) al 50%.

Ci sono però alcuni errori che, inconsapevolemente, rendono purtroppo vani i nostri sforzi e il nostro impegno, in quanto per ottenere rifiuti “buoni”, in grado cioè di essere riciclati completamente ed evitare quindi sprechi, è necessario che la raccolta differenziata sia svolta correttamente.

GLI ERRORI DA EVITARE QUANDO SI FA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Finché si tratta di riconoscere vetro, carta e plastica non ci sono problemi, ma esistono alcuni “falsi amici”, cioè materiali che sembrano adatti a un certo contenitore, mentre in realtà non lo sono. Questi gli errori più comuni.

    Oggetti che NON vanno nel VETRO

    • Specchi e cristalli: contengono metalli pesanti, in particolare piombo, che inquinerebbe il vetro durante il riciclo. Vanno nell’indifferenziata. 
    • Ceramica, porcellana o pirex: hanno una temperatura di fusione diversa rispetto al vetro, e se hanno decorazioni, possono contenere metalli pesanti. Se si tratta di cocci di tazze, piatti o pirofile rotte, in piccoli quantitativi, possono andare nel secco, altrimenti vanno portati presso le piattaforme ecologiche.
    • Lampadine a LED o neon: sono incluse nella raccolta RAEE (Rifiuti da apparecchi elettrici ed elettronici), quindi possono essere ritirate dal punto vendita quando se ne acquista una nuova oppure portate alle apposite isole ecologiche.
    • Lampadine alogene e a incandescenza (vecchio tipo): non sono considerati RAEE, ma alcuni venditori le ritirano ugualmente. In alternativa, possono essere portate alla piazzola ecologica.

    Oggetti che NON vanno nella PLASTICA

    • Tutto ciò che NON è imballaggio: si intendono confezioni e imballaggi bottiglie, flaconi, contenitori, dispenser…
    • Oggetti in plastica dura: utensili da cucina, penne, pennarelli, giocattoli andrebbero portati, come i cocci rotti, all’isola ecologica, soprattutto se sono ingombranti, altrimenti nell’indifferenziata. Anche le posate di plastica vanno nella raccolta indifferenziata, diversamente da piatti e bicchieri usa-e-getta che, puliti, sono considerati imballaggi. 
    • Contenitori pieni: gli imballaggi devono essere perfettamente vuoti (i liquidi alimentari si possono gettare negli scarichi, tranne l’olio o i liquidi pericolosi che vanno invece conferiti nelle apposite raccolte).
    • Sacchetti compostabili: vanno nell’umido.
    • Le bottiglie di plastica, spianate nel senso della lunghezza, vanno gettate nella raccolta della plastica ma lasciando attaccato il tappo, in modo che i lettori ottici possano individuare cos’è PET (la bottiglia) e cosa PP (il tappo) senza che quest’ultimo si perda.

    Oggetti che NON vanno nella CARTA

    • Scontrini fiscali: scontrini e ricevute del bancomat vanno nell’indifferenziata, poiché la carta termica in cui sono realizzati reagisce al calore.
    • Cartoni della pizza: i cartoni vanno gettati nella carta solo se puliti. Altrimenti, come qualsiasi altra carta sporca di residui di cibo, va nell’indifferenziata, in quanto generano problemi igienici e cattivo odore, inquinando tutta la raccolta di carta e cartone.
    • Fazzoletti di carta e tovaglioli usa-e-getta: vanno nell’umido, a meno che non abbiano decorazioni stampate, nel qual caso vanno conferiti nell’indifferenziata.
    • Carta da forno e carta oleata (la carta usata per pane, focaccia o formaggi): si tratta di materiali non riciclabili, che devono finire nella raccolta indifferenziata. 
    • Nastro adesivo: anche questo materiale non è riciclabile, pertato è opportuno eliminarlo dai cartoni prima di buttarli. 
    • Tetra Pak: si tratta di un materiale misto composto da carta, alluminio e plastica per il cui smaltimento ogni Comune adotta regole differenti: di solito vanno gettati nella carta, ma per sicurezza è opportuno verificare le disposizioni comunali.

    Oggetti che NON vanno nell’UMIDO

      • Sacchetti NON compostabili: devono essere gettati nella plastica. 
      • Lettiera del gatto: dipende dal tipo di lettiera e dal Comune, pertanto è necessario consultare i singoli regolamenti comunali.
      Gusci di cozze e vongole: in alcuni Comuni costituiscono un rifiuto alimentare a sé, quindi è vietato gettarli nell’umido.

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