L’importanza della raccolta differenziata è ormai fuori discussione e sono tantissimi i Comuni o le persone che stanno cominciando, finalmente, a rendere il riciclaggio una pratica diffusa. Se hai particolarmente a cuore l’ambiente e ricicli correttamente, sicuramente ti è capitato di fare confusione sulla collocazione dei vari prodotti, e il polistirolo è uno di questi. Grazie ai progressi tecnologici, anche questo materiale può essere riciclato e la domanda dove buttarlo (secco o plastica?) ha finalmente una risposta. A seconda dei suoi utilizzi, infatti, il polistirolo va smaltito o insieme ai prodotti del secco, oppure nella plastica. Vediamo quando.
Cos’è il polistirolo esattamente
Da un punto di vista chimico, il polistirolo è chiamato anche polimero dello stirene (in alcuni ambienti lavorativi come l’edile o l’industriale polistirene) ed è un idrocarburo aromatico identificato da uno specifico codice, che ne aiuta anche la possibilità di riciclarlo correttamente. In termini molto più comprensibili, il polistirolo è comunque un materiale plastico, molto in uso già dal 1850, qualche decennio dopo essere stato scoperto. In linea del tutto teorica, le persone tendono a chiamare polistirolo ogni sorta di imballaggio bianco, leggero e bricioloso, che avvolge solitamente elettrodomestici o altri strumenti tecnologici vista la capacità di attutire gli urti per evitare i danni da impatto. Si tratta, in questo caso, di una forma specifica di polistirolo, chiamata polistirolo espansa. Molti oggetti che anche tu utilizzi giornalmente e che consideri fatti di plastica sono in realtà di polistirolo: oltre che per imballaggi, anche per involucri alimentari di carne, pesce e latticini.
Il codice di riciclaggio del polistirolo per riconoscerlo subito
Dove si butta il polistirolo?

Per facilitare le operazioni di riciclo esistono diversi codici dei prodotti, apposti sulle confezioni, al fine di distinguere agilmente il tipo di smaltimento. La plastica, come hai visto, è un prodotto che ha diverse caratteristiche e applicazioni e per questo motivo il suo riciclo non può che seguire gli stessi meccanismi di funzionamento. L’importante è comprendere che ogni involucro di plastica, se possiede il codice riciclaggio è differenziabile: dove metterlo dipende essenzialmente dalla sua natura e tipologia.
Nello specifico, il codice di riciclaggio del polistirolo – assegnato dallo standard internazionale della Society of Plastic Industry (SPI) è il N°6 PS. All’interno di questa tipologia sono annoverate tutte le applicazioni del polistirolo, anche quello espanso, per facilitarne lo smaltimento. Solitamente il polistirene semplice viene utilizzato per creare posate monouso (forchette, cucchiai, piatti) e altri imballaggi leggeri. La versione di polistirolo espansa, invece, serve a realizzare imballaggi molto più resistenti, oppure veri e propri manufatti utilizzati al lavoro, come quelli fonoassorbenti per l’industria o l’edilizia.
Dove si butta il polistirolo?
Se ti trovi in difficoltà con il polistirolo perché non sai dove buttarlo, cerca sempre di leggere il foglio informativo fornito dal tuo Comune oppure dalla società che si occuperà dello smaltimento. Ad esempio, in alcuni paesi d’Italia, la raccolta differenziata della plastica avviene insieme ad altri prodotti, come il metallo, secondo un processo chiamato multimateriale. In tal senso, il polistirolo o il polistirolo espanso viene assoggettato alla plastica e deve essere smaltito nell’omonimo cassonetto oppure nel sacchetto del multimateriale, se attiva questa particolare tipologia di differenziata.
Il polistirolo espanso può essere riciclato, a seconda dei casi, in maniera differente. Questo prodotto viene utilizzato per imballaggi pesanti o nell’edilizia e solitamente si caratterizza per essere usa e getta, perché il suo reimpiego è impossibile (basti pensare, ad esempio, ai contenitori per il cibo nelle case, oppure di prodotti chimici per i cantieri). Il polistirolo espanso che viene utilizzato per l’imballaggio va buttato nel secco indifferenziato, perché è impossibile recuperarlo. Di contro, il polistirolo espanso impiegato per usi alimentari – come ad esempio per i barattolini di yogurt o per contenere carne e pesce – va buttato senza problemi nella plastica.
In ogni caso è importante, per differenziare correttamente il polistirolo, rimuovere tutti i residui di cibo o altri alimenti restanti sul prodotto prima di inserirlo nella differenziata della plastica: posate, piatti o vaschette alimentari devono essere assolutamente puliti.
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