Cos’è l’economia circolare?
La Ellen MacArthur Foundation, nel gennaio 2012, ha dato una chiara spiegazione di cosa sia l’economia circolare, definendola come un’economia studiata apposta affinché si possa rigenerare da sola: in altre parole, un sistema economico realizzato appositamente per sfruttare i materiali riciclati in successivi cicli produttivi, con lo scopo di ridurre il più possibile gli sprechi.
Nel 2015, è stata scelta dalla Commissione Europea, guidata da Junker, per provvedere al rilancio dell’economia dell’Europa, dopo aver compreso l’assoluta inutilità di un modello di economia in cui i materiali prodotti e utilizzati vengono semplicemente gettati via. Nel modello di economia circolare, viene evidenziato il valore dei materiali, attraverso dei mutamenti del ciclo produttivo e la rivisitazione di tutte le fasi di progettazione, di produzione e di consumo, con l’aggiunta di un’ulteriore fase: quella del riciclo. Secondo il modello produttivo classico, le risorse naturali vengono prima di tutto trasformate in prodotti e, in seguito, consumate, per poi essere buttate.
Alla base dell’economia circolare si trovano due diversi tipi di materiali: da un lato quelli biologici, che possono essere ricollocati all’interno della biosfera, dall’altro lato quelli tecnici, che vengono rivalorizzati senza tuttavia essere reintegrati nella biosfera.
Gli esiti dell’economia circolare
Cosa comporta un modello di economia circolare?
● Dal punto di vista ecologico, questo particolare modello di economia è essenziale per sfruttare al meglio ogni risorsa e per produrre meno rifiuti, al fine di preservare la salute dell’ambiente
● Nel caso dei rifiuti, se non risulta possibile riciclare un materiale, è importante recuperarne il contenuto energetico
● La riparabilità consente di recuperare il materiale in precedenza prodotto, utilizzato e gettato
● Per quanto riguarda la plastica, il suo riciclo è di notevole importanza in quanto può permettere di contrastare lo spreco di cibo e il consumo di combustibili fossili
● Nel caso dei rifiuti alimentari, possiamo dire che lo spreco di cibo comporta notevoli danni dal punto di vista ambientale, economico e sociale: ecco perché è fondamentale migliorare la conservazione degli alimenti affinché questi non vengano sprecati
L’economia circolare in Italia
L’Italia è il primo Paese, in Europa, ad aver adottato il modello dell’economia circolare per mettere in risalto la sua attenzione verso il riciclo e il riutilizzo dei materiali. Nel 2019, ENEA e la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile hanno stilato un dettagliato rapporto sull’economia circolare e hanno posizionato il nostro Paese al quinto posto, fra gli stati membri dell’Unione Europea, per il tasso di utilizzo di materiali riciclati sulla base dei principi dell’economia circolare (il 17,2 %). Al primo posto sono stati inseriti i Paesi Bassi (29 %), seguiti dal Belgio (20,6 %), dalla Francia (19,5 %) e del Regno Unito (17,3 %).
L’Italia risulta essere molto efficiente nell’ambito della gestione e del riciclo dei rifiuti, soprattutto per quello che riguarda gli imballaggi e i rifiuti speciali.