Basta poco, a volte, per modificare anche piccole abitudini quotidiane e fare in modo che le generazioni future possano avere un ambiente più sano in cui vivere. In questo articolo vogliamo sottolineare l’importanza della carta riciclata attraverso informazioni e curiosità sul riciclo di questo materiale, utilizzato nelle attività di tutti i giorni da chiunque.


Prima di illustrare quelle che sono le procedure che portano al corretto riciclo della carta, è fondamentale partire dalla sua produzione. Il componente principale per arrivare a quella che comunemente viene usata come carta in svariati ambiti di utilizzo è la polpa di legno o di cellulosa, che proviene da legni teneri, su tutti l’abete e il pioppo. Sebbene la maggior parte delle colture di questi alberi avvenga nel pieno rispetto dell’ambiente, tuttavia la produzione della carta genera una serie di conseguenze da non sottovalutare, tra le quali:

  • la deforestazione
  • il consumo eccessivo di energia per il trasporto
  • l’inquinamento idrico delle aziende e il rilascio di metalli pesanti come nichel e mercurio

Quest’ultimi sono agenti inquinanti con grosse ripercussioni sulla natura e sull’ecosistema. Ecco perché la carta riciclata, e quindi il sapiente riutilizzo degli scarti e dei rifiuti cartacei, porta un reale e tangibile beneficio all’ambiente che ci circonda.

Le fasi del riciclo della carta

Il riciclo della carta parte dalla raccolta differenziata. L’obiettivo cruciale della differenziata è proprio quello di prolungare la vita della cellulosa. Quindi, una volta raccolta, questa viene sottoposta ad una serie di processi che permettono di tornare ad usarne una buona parte all’interno delle cartiere, aziende deputate alla produzione di carta e prodotti cartacei. La selezione va ad eliminare le impurità come residui plastici o metallici. I canali da cui arriva la carta da macero sono essenzialmente due:

  • la raccolta differenziata (a cui deve seguire un trattamento di selezione)
  • gli scarti delle industrie e della grande distribuzione, già selezionati all’origine

Il riciclo della carta inizia con la trasformazione della stessa in balle di cellulosa che successivamente vengono immesse nei pulper, grandi vasche munite di pale in rotazione: qui, con l’aiuto dell’acqua calda, si procede a spappolare la carta e separarne le fibre. Poi si procede ad altri trattamenti volti ad eliminare contaminanti di vario genere come plastiche e vetro, ma anche colle. Viene inoltre eliminata qualsiasi traccia di inchiostro. Al termine dei trattamenti, l’impasto ottenuto viene sottoposto ad altre procedure come la raffinazione, che permette di ottenere un prodotto solido, resistente, ma anche elastico. La miscelazione, invece, permette di legare le fibre risultanti con additivi specifici che daranno vita all’impasto “finale”. A questo punto si procede all’essicazione e alla realizzazione della nuova carta.

I falsi miti del riciclaggio della carta

  • Tutta la carta si può riciclare… FALSO

Esistono tipologie di carta che non possono essere riciclate a causa della loro composizione (e che quindi devono essere gettate nella raccolta indifferenziata). Tra queste annoveriamo la carta di tipo termico degli scontrini, i fazzoletti di carta (con proprietà anti-spappolo) e la carta oleata utilizzata per fasciare affettati, formaggi o la focaccia.

  • La carta si può riciclare all’infinito… FALSO

I processi messi in atto dal riciclaggio della carta (tra i quali anche la disinchiostrazione e la macinatura) alterano le proprietà delle fibre di cellulosa, invecchiandole. Ad ogni ciclo le fibre perdono qualità: ecco perché la carta può essere riciclata solo fino a 7 volte, prima che le fibre risultino compromesse per poter essere riutilizzate.

  • Il riciclo della carta non produce rifiuti… FALSO

Il riciclaggio della carta permette sì di ridurre l’emissione dei rifiuti, ma produce comunque degli scarti che devono essere gestiti. Ad esempio, dai processi di lavorazione vengono scartati dei fanghi utilizzabili in altri modi (produzione di cartone o cementifici). Gli scarti del pulper, inoltre, contengono biomassa: una strategia intelligente è quella di recuperare il loro contenuto energetico.

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