Le tipologie di rifiuti sono diverse e diverse sono quindi le modalità di smaltimento. Un corretto smaltimento di essi è un bene per l’ambiente e può comportare una valorizzazione (o termovalorizzazione) degli scarti. È importante tenere in considerazione tutti i benefici di un consono trattamento dei rifiuti, prendendo atto delle gravi conseguenze che può avere sull’ecosistema un’eventuale noncuranza.
Cos’è un rifiuto?
Il termine indica qualsiasi sostanza, o oggetto, di cui il detentore si disfaccia o abbia l’intenzione o abbia l’obbligo di disfarsi. A tale definizione è bene che rispondano anche quelle attività di recupero, di smaltimento e rivalutazione dei rifiuti, a prescindere del valore commerciale del processo, del luogo di stoccaggio e dall’intenzionalità o meno del produttore.
I rifiuti sono classificabili in rifiuti urbani, rifiuti speciali, rifiuti pericolosi, rifiuti urbani pericolosi, rifiuti speciali.
I RIFIUTI URBANI
Questi sono i rifiuti a noi più usuali e comuni, solitamente provenienti dalle abitazioni civili o dalle strade. Tendenzialmente, infatti, con “rifiuti urbani” si intende:
- I rifiuti domestici
- I rifiuti vegetali provenienti dalle abitazioni e dalle aree pubbliche
- I rifiuti provenienti dalle strade e dalle aree pubbliche
- I rifiuti provenienti dalla pulizia delle strade
I rifiuti pericolosi
La loro definizione è regolamentata dal D.Lgs 3 dicembre 2010 n° 205, all’Allegato I in cui si fa riferimento alle Caratteristiche di Pericolo dei Rifiuti.
Per rifiuti pericolosi si intendono tutti quei rifiuti:
- Nocivi
- Esplosivi
- Irritanti
- Infettivi
- Comburenti
- Facilmente infiammabili
- Tossici o ecotossici
- Mutageni
- Corrosivi
- Cancerogeni
- Tossici per la riproduzione
- Che sprigionino gas tossici a contatto con l’acqua
- Sensibilizzanti
- In grado di generare, dopo essere stati gettati, una sostanza con le caratteristiche sopra indicate
I rifiuti urbani pericolosi
Questa tipologia raccoglie tutti quei rifiuti pericolosi che siano di origini civili, come ad esempio le batterie o i farmaci.
I rifiuti speciali pericolosi
Analogamente alla categoria precedente, questa tipologia comprende quei rifiuti speciali aventi almeno una caratteristica di pericolosità individuata dalla normativa. Tra questi abbiamo:
- I rifiuti derivanti dalla raffinazione del petrolio
- I rifiuti provenienti dall’industria fotografica
- I rifiuti provenienti dalle attività conciarie e tessili
- I rifiuti provenienti dall’industria metallurgica
- I rifiuti medici e veterinari
- I rifiuti prodotti dagli impianti di trattamento dei rifiuti
- I rifiuti derivanti da processi chimici
- Gli oli esausti
- I solventi.
Ogni tipologia viene trattata secondo canali differenti, seguendo le regole indicate dalla normativa, al fine di trarre il maggior beneficio per le persone e per l’ambiente.
Scegliere di adottare buone e corrette abitudini per la gestione dei rifiuti nel proprio quotidiano non è solo un gesto di civiltà, ma soprattutto una presa di coscienza per:
- diminuire la quantità di rifiuti e risorse
- risparmiare energia con cui creare nuovi prodotti dalla materia prima iniziale
- abbassare le emissioni di gas a effetto serra, ossia l’inquinamento, che sono la causa principale del cambiamento climatico
- sostenere l’ambiente per le generazioni future
Ti è piaciuto questo articolo?
Continua a seguire il nostro BLOG: troverai tanti altri utili suggerimenti
legati alle più comuni e importanti tematiche ambientali